Gli scienziati ne identificano 240

Aug 06, 2023

Da PLOS4 giugno 2023

Fotografia dell'esemplare PMO 219.250. Credito: Engelschiøn et al. PLOS UNO, CC-BY 4.0

L'analisi a raggi X ha portato alla categorizzazione di un fossile di rettile marino precedentemente non identificato scoperto a Edgeøya, Svalbard. La ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista PLOS ONE. Lo studio, condotto da Victoria S. Engelschiøn dell’Università di Oslo e dal suo team, suggerisce che questo metodo potrebbe rivelare nuove intuizioni sulla vita antica in futuro.

The effectiveness of X-ray techniques in investigating well-conserved fossil remains is often dependent on the condition of preservation, which can vary greatly across different sites. Through this study, Engelschiøn and her team showed that fossils from the Middle TriassicThe Triassic is a geologic period and system which spans 50.6 million years from the end of the Permian Period 251.9 million years ago, to the beginning of the Jurassic Period 201.3 million years ago. It is the first and shortest period of the Mesozoic Era and is subdivided into three epochs: Early Triassic, Middle Triassic and Late Triassic." data-gt-translate-attributes="[{"attribute":"data-cmtooltip", "format":"html"}]">La formazione triassica Botneheia alle Svalbard, in Norvegia, è particolarmente adatta per l'imaging radiografico.

Una vista panoramica dell'altopiano di Muen visto dal monte Muen su Edgeøya, Svalbard. I rettili marini sono sparsi su tutto l'altopiano. Autore VSE in giacca rossa per scala. Credito: Sofie Bernhardsen, CC-BY 4.0

The focus of this study is a fossil marine reptile whose remains are compressed and encased in shale. It lived around 240 million years ago, when Svalbard was covered by an ocean. After it died, it sank to the seafloor and was buried in the mud, then became extremely flattened over time. Originally excavated in 2008, the identity of this fossil has since been debated. X-ray imaging of the specimen revealed new details, including features of the skull and teeth that allowed researchers to conclude that this reptile most likely belongs to the ichthyosaur speciesA species is a group of living organisms that share a set of common characteristics and are able to breed and produce fertile offspring. The concept of a species is important in biology as it is used to classify and organize the diversity of life. There are different ways to define a species, but the most widely accepted one is the biological species concept, which defines a species as a group of organisms that can interbreed and produce viable offspring in nature. This definition is widely used in evolutionary biology and ecology to identify and classify living organisms." data-gt-translate-attributes="[{"attribute":"data-cmtooltip", "format":"html"}]">un'antica specie di Phalarodon.

Gli autori hanno anche esaminato la mineralogia dei fossili di questa formazione, identificando molteplici forme di minerali solfati, tra cui in particolare il solfato baritico, che conferisce ai fossili un contrasto ai raggi X molto elevato, consentendo l’alta qualità dell’imaging radiografico. La formazione di questi minerali è poco conosciuta ma potrebbe essere collegata alle condizioni create dall’antica attività vulcanica. Pertanto, questo studio non solo dimostra l’utilità delle tecniche a raggi X per studiare questi fossili, ma identifica anche le condizioni che possono formare fossili adatti a queste tecniche, alle Svalbard e potenzialmente altrove.

Gli autori aggiungono: "Le rocce delle Svalbard sono piene di rettili marini appiattiti. La nostra scoperta dell'eccezionale contrasto dei raggi X significa che possiamo imparare molto di più su questi antichi predatori di quanto pensassimo in precedenza."

Riferimento: "Contrasto eccezionale a raggi X: imaging radiografico di un mixosauride del Triassico medio delle Svalbard" di Victoria S. Engelschiøn, Aubrey J. Roberts, Ruben With e Øyvind Hammer, 31 maggio 2023, PLOS ONE.DOI: 10.1371/journal.pone .0285939